SPOILER: il troppo stroppia!
- Purificare regolarmente;
“meno si lavano i ricci, meglio è”… niente di più falso. - Condizionare adeguatamente;
balsamo sì, ma attenzione a maschere e tempi di posa… l’eccesso è dietro l’angolo!
A che punto siamo?
Sono anni ormai che anche in Italia si sta diffondendo sempre di più l’interesse e l’amore per la cura del riccio naturale.
Gruppi Facebook, account Instagram e blog dedicati crescono velocemente grazie alle tante persone alla ricerca di risposte: come posso curare e proteggere al meglio i miei capelli naturali? Come posso controllarne il crespo?
Anche la richiesta di parrucchieri specializzati cresce esponenzialmente: è mai possibile che non ci sia altro modo di uscire dal salone se non con una piega fatta con la piastra?

Ecco che negli ultimi anni, col diffondersi di idee ed esperienze, si creano anche falsi miti che possono farci deragliare e ci allontanano dal risultato sperato;
“TUTTI i capelli ricci devono essere NUTRITI: tenete in posa le maschere almeno un’ora”;
“ogni tanto potete fare un impacco proteico con un uovo, direttamente dalla vostra cucina” (😖);
“per fare uno scrub alla cute, basta usare balsamo e zucchero” (PER CARITÀ, NON LO FATE)
[…mi sto sentendo male solo a scriverle…]
L’essenziale per i capelli ricci… per davvero.
- Purificare regolarmente
È vero che dobbiamo lavare i capelli il meno possibile?
Se con “meno possibile” s’intende spingersi al limite, o anche oltre, pur di ottenere un qualche beneficio dalla nostra cute… in realtà sappiate che le state facendo solo un disservizio.
Secondo la Società Italiana di Tricologia (SITri), infatti, “oggi è dimostrato che la frequenza dello shampoo non influenza affatto la produzione di sebo, è ragionevole consigliare almeno un lavaggio alla settimana per i capelli secchi o normali, due o tre lavaggi settimanali per i capelli grassi a condizione di usare basi lavanti molto dolci”.
“Soprattutto a coloro che hanno una evidente produzione di sebo, si raccomanda di lavarli spesso […], con detersioni uniche (senza cioè ripetere l’applicazione di shampoo) e utilizzando un detergente delicato.”
Insomma, lavate i capelli quando ne sentite il bisogno e con i prodotti più adatti alla vostra tipologia di cute!
Ciò che potete provare è l’alternanza tra una tipologia di shampoo più delicata e una più forte, in modo da assicurarsi di pulire regolarmente e in maniera più profonda il cuoio capelluto ma senza rischiare di “aggredirlo” troppo spesso.
- Condizionare adeguatamente
C’è un motivo ben preciso per cui preferisco utilizzare questo termine un po’ più scientifico e meno diffuso per descrivere i passaggi di balsami, maschere e leave-in (balsami senza risciacquo): “idratare” e “nutrire” rischiano di essere un po’ fuorvianti.

Cosa nutro se i capelli sono fibre morte?
Cosa idrato se i capelli diventano più deboli con l’acqua?
Questi sono termini che, nella loro semplicità, rendono l’idea ai consumatori;
i ricci hanno bisogno di emollienti (oli, burri e altri ingredienti filmogeni di natura sintetica) per mantenersi elastici, protetti e apparire più lucidi… in una parola: “nutriti”;
i capelli hanno anche bisogno di altri ingredienti, come gli umettanti, che hanno il compito di trattenere la giusta quantità di umidità nel capello: ecco perché si (ab)usa il termine “idratazione”.
Ma, come si suol dire… IL TROPPO STROPPIA!
Vi è mai capitato di lamentare capelli crespi che non mantengono la definizione nonostante lo styling accurato ma che al tatto risultano molto o forse troppo morbidi?
Beh, Riccioli miei, siete cascati nel tranello dell’eccesso!
Questo fenomeno viene comunemente chiamato “Over Idratazione” o “Eccesso di Idratazione”.
È vero, i ricci hanno spesso bisogno di maschere per essere condizionati adeguatamente… ma non sempre e soprattutto non per tempi infiniti!
È diffusa infatti la credenza che più a lungo la maschera viene tenuta in posa e maggiore è il beneficio.
Il succo è: seguite le istruzioni.
Chi ha formulato quella maschera sa perfettamente in quanto tempo riesca ad agire… tutto il resto potrebbe essere, come minimo, solo una perdita di tempo (in tal caso state trattenendo i capelli in uno stato di fragilità più a lungo del necessario). Nei casi peggiori, questa pratica potrebbe portarvi al risultato moscio, indefinito e incontrollabile di cui vi scrivevo poche righe fa.
La soluzione?
Ridurre i tempi di posa e/o provare a saltare il passaggio della maschera e/o del leave-in…
ma niente paura: non sono obbligatori per tutti!
Anzi… piccolo spoiler… NIENTE LO È!

Fonti:
SITri – Forse Non Tutti Sanno Che, dr Andrea Marliani
SITri – Aver Cura Dei Capelli, dott Daniele Campo